Descrizione

I personaggi storici che sono transitati a Bard

Camillo Benso, Conte di Cavour

Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico e patriota italiano.

Cadetto di Michele e di Adele de Sellon, destinato alla carriera delle armi, dal luglio 1824 paggio di Carlo Alberto principe di Carignano, fu radiato nel 1826, per una certa giovanile insofferenza alle regole e per il dichiarato liberalismo. Ufficiale del genio dal 1827, venne trasferito per punizione al Forte di Bard per aver manifestato consenso alla rivoluzione di luglio in Francia. Ciò lo spinse alle dimissioni (12 nov. 1831). ...

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Napoleone Bonaparte

Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769[1] – Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) fu un politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese.

Memorabile fu la resistenza opposta a Bard dall'esercito di Vittorio Amedeo II di Savoia alle truppe francesi nel 1704, nel corso della guerra di successione di Spagna, ma l'episodio militare più noto di cui il forte fu teatro è l'assedio del 1800.

All'alba del 14 maggio di quell'anno i 40.000 uomini dell'Armée de réserve di Napoleone varcarono le Alpi attraverso il Gran San Bernardo per sorprendere l'esercito austro-piemontese che occupava la pianura padana. La calata proseguì speditamente fino a Bard, dove fu arrestata dalla guarnigione di truppe austriache a presidio della fortezza. La notte del 21 maggio, sorpreso da un attacco notturno, capitola il borgo; ma il comandante del forte, il capitano Stockard von Bernkopf, non si dà per vinto. Fallito il piano del generale Marmont per trasportare nottetempo i cannoni fino alla sommità della rocca, respinto l'ennesimo assalto, ai Francesi non resta che porre il forte sotto assedio: dopo un'intera giornata di bombardamenti, il 1° giugno von Bernkopf firmerà la resa ottenendo l'onore delle armi.

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Stendhal

Marie-Henri Beyle, noto come Stendhal (Grenoble, 23 gennaio 1783 – Parigi, 23 marzo 1842), è stato uno scrittore francese.
Amante dell'arte e appassionato dell'Italia dove visse a lungo, esordì in letteratura nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart e Metastasio, seguite nel 1817 da una Storia della pittura in Italia e dal libro di ricordi e d'impressioni Roma, Napoli, Firenze. Quest'ultimo fu firmato per la prima volta con lo pseudonimo di Stendhal, nome forse ispirato alla città tedesca di Stendal, dove nacque l'ammirato storico e critico d'arte Johann Joachim Winckelmann.

I suoi romanzi di formazione Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839) e l'incompiuto Lucien Leuwen, scritti in una prosa essenziale che ricerca la verità psicologica dei personaggi, fanno di Stendhal, con Balzac, Hugo, Flaubert, Maupassant e Zola, uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo: i suoi protagonisti sono giovani romantici che aspirano alla realizzazione di sé attraverso il desiderio della gloria e l'espansione di sentimenti appassionati.

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